Intervista sul tema tangenti all’imprenditore Carlo Vitolo del Hotel San Luca di Battipaglia

Cosa ne pensa del sistema tangenti in Italia? CV: Se s’intende estorcere danaro a qualcuno, basta sfruttare al meglio il sistema “legale” che regola le attività delle diverse Istituzioni e dei diversi Poteri, così che i I sistema “Paese” alimenterà il sistema delle tangenti. Il sistema delle tangenti garantisce minori costi rispetto a quelli del sistema legale e maggiore efficienza imprenditoriale.

Prendiamo in esame cosa succede a chi non intende sottostare ad un tentativo di estorsione. Chi vuole estorcere “legalmente” danaro potrà farlo esponendo alle forze dell’Ordine il dubbio circa la legittimità di una specifica attività edilizia e delle autorizzazioni ricevute. A differenza di ogni altro Paese al mondo, in Italia si avvia l’indagine affidata ad una filiera che dalla Polizia Giudiziaria porta al P. M. con un C.T.U. Frattanto i giornali sbattono i mostri in prima pagina e il primo evidente danno all’impresa è dato da una pubblicità negativa che preoccupa e allontana i potenziali acquirenti con il risultato di isolare, l’impresa nel mercato. Le banche, anch’esse preoccupate richiedono la restituzione dei capitali erogati, provocando il collasso aziendale e il rischio di fallimento. Sequestrato il bene oggetto di accertamento preventivo in fase di indagine, il titolare inquisito può rivolgersi al Giudice per le indagini preliminari a cui può rappresentare le proprie ragioni circa la regolarità dell’edificazione in corso.

Se il GIP conferma il sequestro il cittadino inquisito può rivolgersi al Tribunale del Riesame e se anche il Riesame dà torto al cittadino, può rivolgersi alla Cassazione, che decide in via definitiva se il sequestro cautelare del processo va mantenuto.

Se il sequestro verrà confermato, i ben pensanti diranno che ben tre gradi di giudizio e un numero notevole di giudici ha ritenuto necessario il sequestro, ma la maggioranza di questi non si curerà di verificare per quali ragioni è mantenuto il sequestro preliminare.

Tutti questi Giudici definiti anche della “libertà”, quando trattasi di misure cautelari, cosiddette “reali”, che riguardano la libertà di “beni” e non delle persone, hanno mandato di censurare l’operato del P. M. e rimuovere il sequestro “non quando risulta infondata l’accusa del P.M., ma solo quando l’accusa è manifestamente infondata”.

La differenza tra l’essere “infondata” e l’essere “manifestamente infondata” appare a tutti quelli che hanno un minimo di rudimento della lingua italiana come un labile margine, addirittura impercettibile linguisticamente, definito “fumus”; termine mai più appropriato per rappresentare plasticamente la quasi totale impossibilità a difendersi del cittadino costretto a subire il sequestro preventivo da “fumose e generiche accuse fondate sul nulla”. Il “Sistema”, dunque, favorisce la provocazione di danni al cui rimedio nessuno potrà essere chiamato, se non lo Stato che, ben sapendo che la stragrande maggioranza dei processi portano all’assoluzione, ha posto il limite di 800 euro per ogni anno oltre i sei anni ritenuti fisiologici, per risarcire il danno, che in moltissimi casi risulta incalcolabile e irreparabile. Nè pagherà il demandante, il quale ha solo esposto i fatti al P. M. che autorizzato dal GIP, giudice di garanzia per il cittadino, ha sequestrato gli immobili. Ma, questo sistema pazzesco che subiamo non si limita a queste incomprensibili azioni dannose, in cui il malcapitato si ritrova come l’asino in mezzo ai suoni, esso offre ulteriori incomprensibili “inattività” che confermano intendimento del sistema ad agevolare il sistema delle tangenti. Nessuna legge regola il “tempo”, come se questo non fosse elemento costantemente importante per la vita del Paese.

Il P.M. ha un tempo per le indagini, ma non ha alcun tempo assegnato per la conclusione e la richiesta di rinvio a giudizio. Possono passare anni tra il sequestro preventivo e il rinvio a giudizio, e l’ipotesi di reato potrebbe spegnersi per l’intervenuta prescrizione.

Seppure il P.M. depositerà la richiesta di rinvio a giudizio, il Gip che dovrà decide se bisogna procedere con un processo non avrà alcun tempo assegnato per la decisione, cosicché potrà anche decidere dopo la prescrizione del reato. Nessun tempo è assegnato

poi al Tribunale per avviar il processo e per concluderlo. Il risultato è una totale anarchia che rende capace il sistema delle tangenti di apparire maggiormente garantista, sicuro e affidabile. Il tangentista e/o estorsore avrà la meglio, impunito e rispettato.

Briefing di fine anno del Gruppo Imprenditoriale San Luca di Battipaglia, della Famiglia battipagliese con a capo il suo fondatore Carlo Vitolo.

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La Società battipagliese della Famiglia Vitolo, con circa 1000 dipendenti e collaboratori, va ben oltre i confini nazionali e guarda al futuro. Traccia il bilancio 2013 tutto in positivo delle sue attività, e definisce nuovi obiettivi e nuove strategie imprenditoriali per il 2014.

BATTIPAGLIA – Si è svolto a Battipaglia nel Salone delle Feste dell’Hotel San Luca il briefing di fine anno del Gruppo Imprenditoriale San Luca di Battipaglia, riconducibile alla Famiglia battipagliese con a capo il suo fondatore Carlo Vitolo affiancato dai due figli Elisa e Marcello e sostenuto dalla moglie Rosanna.

L’Incontro con i circa 1000 dipendenti e collaboratori, oltre che per il tradizionale saluto di fine anno e i consueti auguri dell’anno nuovo è stato anche l’occasione di tracciare il bilancio delle varie attività del Gruppo in generale, dei vari settori imprenditoriali e dei vari rami aziendali in particolare, volto anche alla definizione degli aspetti operativi messi in atto e degli obiettivi raggiunti di alcune iniziative in essere aggiunte a quelle di routine, ma anche alla definizione delle nuove strategie e i nuovi traguardi da raggiungere nel corso dell’anno 2014.

Il Gruppo Imprenditoriale San Luca, così come ha in più di un’occasione spiegato il suo fondatore Carlo Vitolo, oggi conta diversi rami d’azienda, che spaziano in diversi settori: da quello della pubblicità e delle comunicazioni, con numerosi Call Center; dai Servizi Socio Sanitari e assistenziali, a Servizi in generale; dal settore Alberghiero, a quello della ristorazione e del Banquetting; da quello finanziario a quello immobiliare, avendo realizzato diversi edifici residenziali ed opifici industriali, ed avendo in corso di realizzazione in diverse Città, oltre 200 alloggi residenziali, in buona parte nella vicina Eboli; senza escludere il settore dell”Agricoltura con le sue Aziende.

Il tradizionale Briefing di fine anno del Gruppo imprenditoriale San Luca di Battipaglia è finalizzato sicuramente a tirare le somme di un’Azienda, che nonostante la pesante crisi che ha messo in ginocchio il Paese, ha chiuso il suo bilancio in maniera più che soddisfacente, incrementato i suoi utili, anche grazie alla diversificazione dei suoi impegni, ma anche per cercare di fornire risposte all’esigenza di un continuo miglioramento della routine della comunicazione, per favorire la trasparenza e la fiducia nei gruppi di lavoro, migliorando nel contempo anche la capacità di comunicazione intesa come diffusione, capillarità e velocità dell’informazione, negli scambi interfunzionali, per sviluppare senso di responsabilità e partecipazione, nella gestione delle attività, veloccizzando conseguentemente i processi di risoluzione di eventuali problemi.

Un incontro di lavoro per verificare il funzionamento dei vari livelli di responsabilità nel senso di definire e infondere nelle varie competenze e nelle varie funzioni quello spirito di corpo che suggerisce ad ognuno di assumere una primaria e crescente responsabilità fino all’adozione della definizione più nobile del “nos maiestatis”, sempre ed esclusivamente per offrire i propri servici alla propria e variegata clientela nella massima soddisfazione.

Il fiore all’occhiello del Gruppo Imprenditoriale Vitolo è sicuramente il “Centro Medico San Luca“, iscritto allAlbo definitivo dei Centri di Riabilitazione della Regione Campania. sorto nel 1987, si è caratterizzato da subito per la sua elevata componente umana profusa nelle prestazioni erogate oltre al grande impegno professionale di ogni figura presente al suo interno.

Non di meno è l’Hotel Centro Congressi San Luca, struttura luxury immersa in una rilassante oasi verde di 12.000 mq con una elegantissima piscina, fontane ed ampi spazi, che oltre ad avere ambienti, camere e suite finementi arredate, dispone di un sofisticato centro congressi che offre 13 sale da 50 fino a 800 posti, molto funzionali e dotate di innovativi strumenti audiovisivi Ambienti e Sale che consentono di poter ospitare contemporaneamente più di una manifestazione, congressi, ivi compresi Banchetti nuziali e manifestazioni di ogni specie, conservando ad ognuna la discrezione necessaria.

L’Hotel San Luca ha nel suo interno l’ormai rinomato e altro fiore all’occhiello, il Ristorante Taverna La Falanghina, il quale si avvale della collaborazione di esperti chef, che garantiscono il massimo risultato gastronomico. I suoi piatti, le sue prelibatezze e la sua accorsata clientela, che va ben oltre gli ospiti dell’Albergo, gli hanno fatto guadagnare l’eccellenza che è stata segnalata anche dalla guida “I Ristoranti di Veronelli“, e divenedo, tra l’altro insieme all’intero complesso, punto di riferimento importante per l’intera Piana del Sele.

Altra attività che ormai ha travalicato anche i confini nazionali, di cui il Gruppo Imprenditoriale che fa capo alla Famiglia Vitolo, è quella dei Call Center con la Società Contact Centre Sud che dal 2009 rappresenta un’innovativa realtà imprenditoriale nell’ambito dell’outsourcing inbound per clienti di telefonia mobile come H3G, leader nel settore delle telecomunicazioni mobili UMTS.

Altri settori in piena espansione nonostante la crisi economica sono: quello immobiliare, con la Società Contact Server-Centro San Luca, infatti, è in programmazione la realizzazione in diverse realtà provinciali di circa 200 alloggi residenziali, un centinaio dei quali solo nella Città di Eboli; e quello Agricolo con diverse aziende agricole avviate verso colture specialistiche ed innovative.

Insomma, mentre è in atto una crisi economica non indifferente nel nostro Paese una buona notizia per un bilancio tutto in positivo delle attività imprenditoriali legate alla famiglia Vitolo di Battipaglia. Bilancio che non significa affatto un punto di arrivo, ma un percorso che sebbene iniziato negli anni ’80 è destinato a proseguire in termini quantitativi e soprattutto qualitativi nei prossimi anni, senza per questo perdere di vista i valori semplici e quotidiani a cui prima il suo fondatore Carlo Vitolo e l’intera famiglia con i suoi due figli e ormai diretti ma “primi collaboratori” Elisa e Marcello, si ispirano e non hanno mai perso di vista.

Fonte: POLITICAdeMENTE